MILLO

THE WALLA

BIO

Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, nasce a Mesagne in provincia di Brindisi nel 1979.
Frequenta a Mesagne il liceo scientifico e conseguito il diploma si trasferisce a Pescara dove si laureerà con il massimo dei voti presso la facoltà di Architettura.

Da sempre appassionato e instancabile disegnatore, dopo gli studi porta avanti una personale ricerca estetica nel campo della pittura, concentrandosi sul rapporto tra lo spazio e l’individuo, muovendosi dalla micro alla macro scala.

Nell’ultima decade Millo si focalizza sulla produzione di opere murarie di grandi dimensioni che lo porteranno a dipingere in tutto il mondo.

Prendendo così parte a moltissimi festival dedicati alla street art, ad eventi non governativi e a progetti internazionali di carattere sociale.

Le sue opere oggi sono visibili in: Cina, India, Australia, Thailandia, Nuova Zelanda, Cile, Argentina, Bolivia, Polinesia Francese, Messico, California, Canada, Inghilterra, Spagna,Francia, Portogallo, Marocco, Olanda, Belgio, Svizzera, Austria, Lussemburgo, Germania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Slovacchia, Lituania, Ungheria, Ucraina, Russia, Bielorussia, Georgia, Palestina, Giordania, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Grecia, ed Italia.

Nel 2014 Vince il bando internazionale B.Art arte in Barriera, grazie al quale realizza nella sola città di Torino tredici murales.

Nel 2016 realizza il primo murales di grandi dimensioni a Shanghai.

Nel 2017 realizza il murale più grande dell’ Asia nella città di Shanghai.

Oltre ad una produzione che vanta oltre 120 opere murarie disseminate in tutti i continenti, le sue opere su tela sono state esibite a Londra, Chicago, Rio De Janeiro, Parigi, Los Angeles, Miami, Roma e Milano.

Inoltre i suoi lavori su tela, fanno parte di due collezioni permanenti : Urban Nation Museum for urban contemporary art a Berlino e dello Straat Museum for graffiti and street art ad Amsterdam.

 

LA LETTURA DELL’OPERA

di “Antonella Alban”

 

 

OLTRE LA CITTÀ

La tela della Street art è la città e contribuisce a costruire una nuova immagine dello spazio urbano dominando i muri e trasformando gli edifici in enormi flussi comunicativi. Ogni artista occupa lo spazio creando forme e visioni condivise, Millo racconta la vita, la sua e quella di tante persone che, come lui, provano le stesse sensazioni, affrontano le stesse esperienze, si pongono le stesse domande. Dalla sua formazione ha tratto la riproposizione di uno spazio visto dall’alto, adattato al contesto strutturale che entra a far parte integrante dell’opera, pertanto non vi è più distinzione tra realtà e finzione, tutto è sovvertito con il preciso scopo di creare un effetto straniante, in modo da far diventare unico protagonista il personaggio raffigurato. E chi è il soggetto? Un personaggio (l’artista stesso?) sdraiato, rilassato e sognante, dalle dimensioni di un gigante rispetto allo spazio urbano che lo circonda, a ribadire simbolicamente un’emozione stupefatta di fronte alla vita. Il messaggio non è affatto banale, rappresenta una significativa pausa di riflessione nella vorticosa quotidianità. Lo spazio in bianco e nero, sintetizzato graficamente nelle linee essenziali, sembra compresso e schiacciato all’interno della parete, in una visione privilegiata dall’alto, che unisce molteplici punti di vista, quasi ad offrirci un concentrato di esistenza, dove l’unica presenza umana è la figura. Strutture architettoniche, infrastrutture, macchine, aerei, alberi stilizzati e, qua e là, sagome animalesche dalle sembianze ancestrali, insomma uno spazio visionario, affollato di “cose” che tuttavia dà un senso di vuoto misterioso.

Ma a riempire prepotentemente la superficie vi è un cuore, separato dal corpo, sicuramente collegato al personaggio perché richiama le stesse tinte, un cuore pulsante di emozioni e di vitalità con una piccola finestra aperta sul mondo, un cuore tenuto ben saldo da due mani, quasi fosse un oggetto o un giocattolo immaginario, fantastico. Qual è il messaggio? Prendiamoci cura di noi, non smettiamo mai di sognare, perché ascoltare il proprio cuore e i propri desideri può portare più lontano.

 

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