CAMILLA FALSINI

THE WALLA

BIO

Camilla Falsini è nata a Roma, dove vive e lavora. Il suo lavoro è caratterizzato da linee nette, forme stilizzate e minimali e colori forti e va dall’illustrazione editoriale alle grandi pitture murali, da oggetti di design a libri. Dopo studi classici e il diploma in illustrazione presso lo IED di Roma, ha iniziato a lavorare come illustratrice collaborando con agenzie, case editrici italiane e straniere, aziende, quotidiani e riviste. Come artista ha realizzato installazioni, grandi quadri, pitture murali o sculture per Samsung, Zalando, Napapjiri, Fidenza Village, ILIAD, Lavazza, Città di Torino, Manifesta/Regione Sicilia, Michelin, NIKE, Eni, Comune di Roma, Comune di Napoli, RCS, Pitti Immagine Uomo, Pfizer Animal Health, Anas. Nel 2020 ha vinto, insieme all’agenzia WeAreJungle, il bando “Piazze Aperte” per la rigenerazione attraverso interventi di urbanistica tattica di due piazze a Milano. Nel 2019 ha realizzato un grande progetto in collaborazione con “miart Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano” e Fidenza Village, reinterpretando il tema LOVE e cdando vita a grandi installazioni murali a Fidenza Village e Milano, una campagna di affissioni nella metro di Milano e una serie di foulard d’autore. Sempre nel 2019 ha realizzato un grande murale in via Garibaldi a Milano, commissionato da Napapjiri in occasione della Milano Green Week. Nel 2018 ha preso parte al progetto ToWard 2030, realizzando un enorme muro a Torino per Lavazza sulla parità di genere. Tra il 2016 e il 2019 ha pubblicato tre libri illustrati: “100 CHEVALIERS” in Francia per le Edizioni Amaterra; “ZOOM: The biggest circle ever”, per Victionary, Honk Kong; “5 WILD SHAPES”, uscito in 6 lingue: inglese (UK, USA e Canada) per QUARTO GROUP, in francese per GALLIMARD, spagnolo e catalano per EDEBE e olandese per Standaard Uitgeverij NV, in italiano per Gallucci Editore. Fa parte degli illustratori selezionati alla Fiera del Libro di Bologna 2017. Ha partecipato ai festival di street-art: Pangrel, Murali, Subsidenze, Pop-up, ArtConventional, FRA, Arteinattesa, Pittura Viva, Influazioni, Local Art Walls, Premio Antonio Giordano, Stelvio Fest, LINK Urban Art Festival e ha preso parte al progetto MURo, Museo Urban di Roma e dipinto un grande muro per il progetto GRAArt a cura di MURo e Anas. Le sue opere murali in esterno si trovano a Roma, Milano, Torino, Palermo, Napoli, Padova, Bormio, Brescia, Monza, Ravenna, Bologna, in Toscana, in Molise, nelle Marche, in Basilicata, a Viterbo. Ha realizzato pitture murali anche in ambienti interni, come ad esempio un’intera stanza del Madama Hostel di Milano, all’interno delle sedi ILIAD a Roma e Milano ma anche per associazioni, librerie o all’interno di scuole e ludoteche.

 
 

 

CAMILLA FALSINI per THE WALLÁ
LA LETTURA DELL’OPERA
di “Antonella Alban”
 
BOSCO, SOTTOBOSCO E DINTORNI
 
Comunicare è sempre stata una necessità per l’uomo che, fin dalla notte dei tempi, ha rappresentato con i segni ciò che voleva esprimere. I messaggi più forti ed immediati si trovano sui muri, raggiungono tutti in egual modo ed hanno un forte impatto sull’immaginazione degli individui. Camilla Falsini ha tradotto questi principi sulla grande parete di Florian e, influenzata certamente dal contesto, ha dato vita ad un bosco immaginario, popolato di presenze. La parte preponderante dell’enorme murale risulta il sottobosco, un intreccio di microorganismi e vegetazione che narra dell’evoluzione della specie, della vita che si rigenera e poi tutto prende forma compiuta nella parte soprastante, caratterizzata dagli alberi. L’artista ha sintetizzato le forme con linee marcate, molto essenziali, sino a farle diventare dei moduli colorati che si incastrano e definiscono gli elementi figurativi. E qui si nota che emerge in modo prepotente l’anima di illustratrice di Camilla Falsini, un’unica matrice che si scompone e ricompone a ricreare la varietà. Infatti le forme e le tinte definiscono un mondo immaginativo simbolico che, partendo dalla realtà, riproduce una situazione straniante o impossibile e lascia libero campo alla fantasia personale, senza condizionamenti, trasportati soltanto dalle emozioni visive. E’ come se, partendo dalle forme colorate, il costrutto delle immagini prendesse vita, mutando continuamente, a seconda delle condizioni luminose, in una molteplicità di input. Ognuno poi è libero di fantasticare, vedere, sentire ciò che crede, perchè gli elementi che costituiscono le immagini sono in realtà essenziali e simbolici e diventano degli archetipi dal significato mutevole, poiché sono riferiti ad una visione universale in cui il bosco è l’emblema della diversità e rappresenta un ecosistema che va tutelato e rispettato secondo i principi di sostenibilità. Il murale di Camilla Falsini ne rispecchia perfettamente le caratteristiche e, nella perfetta armonia d’insieme, ogni forma è strettamente legata alla complessità della biodiversità, a ribadire ancora una volta l’importanza del messaggio di riguardo e di tutela nei confronti della Natura.

 

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