ALESSANDRA CARLONI

“L’opera rappresenta in chiave onirica e fiabesca il tema della distanza e del distacco fra le relazioni umane che è diventato sempre più presente nella nostra quotidianità causata dal fenomeno della pandemia che ci ha accompagnato in questi ultimi due anni. Le relazioni sono cambiate, anche se non si è mai smesso di trovare legami e nuove comunicazioni fra gli uomini. Ambientata in uno scenario naturale in cui uomo e animale sono in perfetta simbiosi, i due personaggi vestiti con maschere da pennuti, come incarnazioni e simbologie della natura, siedono sopra due grandi aironi neri meccanizzati, che quasi come macchine surreali trasportano i loro viaggiatori. I due uccelli meccanici, così come i due personaggi, sono uno di fronte all’ altro e si guardano, ma al loro distacco fisico contrasta un filo che gli unisce, un legame, appunto, indissolubile fra uomo e natura, che nessuna distanza obbligata può cancellare.”